domenica 31 maggio 2015

expo Milano 2015 "nutrire il pianeta...tanta arte, tanto da vedere.."

Buongiorno a chi passerà dal mio blog, e spenderà un po di tempo per leggere questo post.
Voglio condividere con voi la mia esperienza (work in progress) conl'evento mondiale che interessa Milano in questo 2015....l'EXPO.
Ho già avuto il piacere di visitare più volte l'esposizione mondiale, per ora la sera con entrata alle ore 19 (biglietto € 5 ma lo saprete già), in attesa di avere giornate a disposizione per godermi i padiglioni in modo più rilassato e tranquillo.
Cosa dire...la mia prima impressione prende in considerazione ciò che entrando si nota per prima cosa...l'architettatura! Per deformazione professionale non avrei mai potuto perdere l'occasione di visitare queste magnifiche creazioni edilizie che fino a ottobre arricchiranno il panorama architettonico della Lombardia.
Strutture che lasciano a bocca aperta, il mio consiglio spassionato é comunque di visitare l'expo anche la sera, dove le emozioni di luci e colori non possono essere assimilate durante la giornata.
Di seguito, condividerò con voi le mie visite, le mie impressioni, opinioni e giudizi sui Padiglioni, i Cluster e i punti di ristoro..
Partiamo con il tour???? Spero possa essere un mezzo che spronerà qualcuno a visitare l'esposizione, a chi ha poco tempo a fare una visita mirata..ma come per tutto, questa é la mia esperienza e il mio giudizio personale e non voglio che influenzi i giudizi altrui, anche perché ciò che amo e piace a me può non piacere ad altri.

Dopo aver seguito il nascere e la crescita di questo grande spazio espositivo, grazie a amici che hanno avuto il piacere di lavorarci, arrivo ai tornelli piena di aspettative e emozione.
Sono emozionata perché noi italiani non siamo secondi a nessuno, ma possiamo apprendere il meglio dalle altre culture e farlo anche nostro!
Al di là dei tornelli (utilizzando l'ingresso Triulza) il Padiglione Zero, che introduce il visitatore alla visita raccontando la storia dell'uomo.
Nelle visite serali é impensabile credere di entrare e vedere un numero considerevole di Padiglioni, il mio consiglio é fare un primo tour esplorativo-orientativo.
Una volta passati i controlli ci si dirige all'inizio del DECUMANO da dove inizia il vostro giro del mondo.
L'impressione iniziale, é stata quella di entrare in una Gardaland mondiale, un parco divertimenti educativo, dal quale poter estrapolare cultura, conoscienza, curiosità per arricchire il nostro bagaglio personale.
Una cosa però é certa, se volete passare una serata diversa, senza rinchiudervi in un locale, passare del tempo in compagnia e vivere qualcosa di nuovo, EXPO2015 permette un gran bel divertimento...da NON perdere lo spettacolo serale dell'"albero della vita", che con l'aiuto del bio serale regale uno spettacolo emozionante di luci, colori, fontane e musica.

Il primo padiglione visitato internamente, é stato quello dell'"IRLANDA - EIRE PAVILION"
piccino, semplice e leggero anche nella sua struttura rivestita di assi di legno, ci accoglie un suonatore d'arpa, che rende l'atmosfera leggera e fresca, come fresche sono le immagini che scorrono sugli schermi dei verdi prati, colture e allevamenti irlandesi, nonché la straordinaria natura della costa Atlantica, mare puro e ricco di prodotti ittici tra i più richiesti sul mercato internazionale mondiale, tra i quali cozze, capesante, sgombri e dai fiumi il tanto famoso e consumato su ogni tavola...il Salmone. L'irlanda ha come obbiettivo di diventare il primo paese al mondo nella produzione di cibo e bevante ecosostenibili e garantite, il tutto nel rispetto del territorio, garantendo cibo sano per le generazioni future fruttando tecnologia e scienza a questo scopo, conservando intatti i fertili terreni, le acque cristalline e pure, l'aria salubre etc.

Il secondo Padiglione visitato é stato il MALAYSIA PAVILION, una delle strutture che preferisco, lo studio che l'ha progettato ha preso ispirazione dai chicci di riso e dai semi della foresta pluviale, riprodotta all'ingresso del secondo "seme" che compone il padiglione, dove troverete anche l'albero della gomma e la trasformazione in prodotti di uso quotidiano.
Anche la Malesia punta alla biodiversità ed ecostenibilità partendo proprio dalla struttura del padiglione creata con un legno lamellare malese molto leggero e versatile, il Glulam.
Altro materiale utilizzato per la costruzione é il "paddy husk" (lo scarto del riso), che compattato, riesce a far filtrare la luce, ma allo stesso tempo funge da isolante termico permettendo che le temperature all'interno non aumentino.
La Malesia punta a sfruttare le risorse naturali ma con respnsabilità e innovazione.
Il padiglione della Malaysia dispone anche di un ristorante ove gustare i piatti malesi.

Terzo Padiglione visitato é stato il BELGIUM PAVILION, il Belgio dispone di una vasta area esterna dove potete bere una birra e gustare un enorme vassoio di patate fritte.
Entrando nel padiglione, percorrete un corridoio a U con al centro una discesa. All'ingresso sarete accolti da addetti ai lavori che vi offriranno un biscottino che una volta all'interno verrà immerso nel cioccolato belga.
Sovrasta il lungo corridoio pergolato un grosso seme di cacao.
Entrando e scendendo al centro del corridoio, arriverete ad un'area ove il Belgio ha esposto la sua concezione per questa esposizione, mette in pratica l'innovazione delle tecniche alternative di produzione, l’acquaponica e l’idroponica.
Un padiglone inteattivo e tecnologicamente avanzato nelle sue proposte per l'ecosotenibilità.
Si risale al piano terra tramite una scala sovrastata da una struttura che riproduce un filamento di DNA a simboleggiare la vita, l'unione é stata creata con le colture.
Il Padiglione dispone nella parte posteriore che si raggiunge dalla scala, di una birreria che offre l'opportunità di poter degustare le tradizionali birre belghe.
La cultura culinaria belga, viene proposta nel ristorante all'interno del padiglione ove sono proposte birre, cioccolato, patate fritte e tanti prodotti più innovativi provenienti da tecnologie alternative.
La struttura del padiglione é stata pensata come un'ottimo modello di pianificazione urmana.

Il Bahrain Pavilion si distingue per la sua struttura sobria e neutra, si entra in uno spazio bianco e verde, diviso in 10 orti botanici, ove troverete le piante che caratterizzano l'agricoltura di questo arcipelago di 33 isole del Golfo Arabo.
Presenti nel padiglione ci sono diverse varietà da frutto come il banano, il fico, il Giuggiolo, il Fico d'India, la palma da Dattero, il Melograno, il Lime e il Cedro, l'Ulivo, la Papaia e l'uva. Queste piante, porteranno frutti in eriodi diversi durante la durata dell'Expo.
All'interno troverete inoltre reperte archeologici che celebrano la tradizione millenaria dell'agricoltura del Bahrain.
L'intera istallazione a fine esposizione, verrà smontata e ricostruita in Bahrain diventando un orto botanico.
Nel bar all'interno del padiglione, i frutti presenti negli orti sono i protagonisti, il menù é stagionale e cambia di volta in volta in base alla produzione degli alberi da frutto.
Potete inoltre avvicinarvi alla cultura gastronomica tramite un menù degustativo e leggero.

Parliamo ora delL'Iran Pavilion, che visitato la sera offre emozioni di led e colori.
Il Padiglione é stato pensato come una tenda gonfiata dal vento, e chi lo visita percorrerà giardini verdi di colture ed erbe aromatiche.
Sulla parte dx capeggiano maxschermi a led dove scorroro immagini floreali e relative alla cultura del paese.
A terra son presenti piastrelle a led che ricordano piccoli laghetti con pesci in movimenti. Nel percorso troverete teche nelle quali sono esposti i frutti primari dell'agricoltura iraniana e dei prodotti principali tra i quali lo zafferano iraniano, per il quale l'Iran, oggi é il principale produttore, per le sue caratteristiche e il rapporto qualità-prezzo, lo zafferano iraniano é oggi molto ricercato.
Sul soffitto ci sono istallazioni di specchi triangolari che muovono l'ambiente e riflettono.
Al piano terra troviamo un'area divisa nei sette sottori climatici che differenziano l'Iran e il ristorante ove poter assoporare la cucina iraniana, nonché un'esposizione con degustazione dei vari tea.
Anche qui i prodotti delle colture verranno utilizzati nel ristorante.

Si é tanto parlato del Padiglione del NEPAL, a causa purtroppo del terremoto e della catastrofe incorso in questo paese.
Il Nepal offre luoghi di altissima spiritualità, con numerosi templi ove si professano l’induismo e il buddismo, due religioni quasi opposte che però vivono armoniosamente nella tolleranza, questa armonia con il mondo, con la spiritualità, si sente a pelle visitando il padiglione che di per sé ha di suo un'aura di pace, quasi un viaggio interiore di meditazione e riflessione.
I templi e i porticati sono impreziositi da colonne ricche di dettagli intarsiati a mano. Nonostante gli sforzi degli operai nepalasi (quelli rimasti in Italia mentre i colleghi compaesani sono tornati in patria per i lutti) che hanno lavorato fianco a fianco con i manovali italiani, il padiglione a oggi é visitabile solo esteriormente, ma lascia comunque trapelare l'essenza di questo paese.
Il Padiglione ricorda la forma del mandala, il diagramma circolare che richiama il cerchio della vita composto dall'unione di forme geometriche.










(Work in progress)









martedì 19 maggio 2015

Tagliatelle al Teroldego con pancetta affumicata, mele e salsa al taleggio

Salve cuochini e cuochine, ci sono giorni nei quali sento la necessità di evadere, di ricercare un luogo di pace e tranquillità, di silenzio, profumi e armonia..
..un luogo che mi regala tutto questo e mi fa tornare in armonia con il mondo é il Trentino, che grazie ai miei genitori ho avuto la possibilità di vivere da quando ero piccolissima... il Trentino é una terra ricca si sapori, di profumi, e di grandissimi prodotti, proprio questi, sono stati utilizzati per riportare sulla mia tavola, i suoi profumi e sapori in un piatto ricco per palati esigenti.

Ingredienti x 4 persone:

300 gr di tagliatelle
500 ml di Teroldego Rotaliano
2 mele Pink Lady
200 gr di pancetta affumicata tagliata a striscioline
1 scalogno
olio EVO
sale
200 ml di latte
200 gr di taleggio grasso
1 cucchiaino di burro
prezzemolo tritato

Preparazione:

In una capiente pentola portate a bollore circa 2 litri di acqua con il vino.
In un tegame tipo saltapasta a bordi un po alti (dovrete alla fine saltarci le tagiatelle), fate rosolare in un cucchiaio di olio Evo lo scalogno e la pancetta, fatela rosolare qualche minuto e unitevi poi la mela sbucciata e tagliata a pezzeti di circa 2/3 cm, fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco medio-basso, rigirando con un cucchiaio di legno per non far attaccare sul fondo.
Regolate di sale se serve.
Nel frattempo in un pentolino fate sciogliere il burro, aggiungete il latte e a fuoco basso il taleggio a tocchetti, fino a creare una crema liscia e uniforme.
A bollore salate l'acqua e lessatevi le tagliatelle.
Quando i pezzetti di mela saranno stati "ammorbiditi" nella forma dalla cottura, abbassate al minimo il fuoco.
Scolate le tagliatelle al dente e saltatele velocemente nel sughetto di pancetta e mela per far in modo che la parte di mela sciolta nel fondo di cottura si amalgami al meglio con la pasta.
Impiattate le vostre tagliatelle su un piatto piano, spolverizzate con il prezzemolo fresco e tritato.
Con l'aiuto di un cucchiaio prelevate un paio di dosi abbondanti di salsa al taleggio e irrorate le vostre tagliatelle.
Ora.....chiudete gli occhi, e assaporate i singoli profumi e sapori. Buon appetito!!!

lunedì 18 maggio 2015

Panino mediterraneo a modo mio

Prime giornate di caldo...afa....la stanchezza della giornata lavorativa, e poca voglia di accendere i fornelli....e pensi e ripensi a quale pietanza nonostante tutto, ti fa sempre venir fame....pensi a qualcosa di fresco....di profumato.....ma con una nota in più....e allora...perché no? Chi dice che non si possa cenare degnamente con un sandwich???? E panino sia......ma a modo mio...

Ingredienti per 2 panini:

2 panini tipo arabo
1 pomodoro cuore di bue medio
10 foglie di basilico fresco
salsa yogurt all'aglio
8 fette spesse di zucchina grigliate
circa 100 gr di sfilacci di cavallo

preparazione:

Togliete la mozzarella di Bufala dall'acqua, tagliatela a fette e asciugatela quanto più possibile.
Lavate le foglie di basilico e asciugatele delicatamente
Lavate e tagliate il pomodoro
Se dovete grigliare le zucchine usate due non troppo grandi tagliate a fette spesse.
Scaldate una piastra o una pentola di pietra e fate tostare il pane da entrambi i lati, se avete una piastra elettrica potete utilizzare quella, ma avrete il pane schiacciato tipo focaccia e io personalmente preferisco risulti croccante ma morbido dentro, mantenendo la sua forma cicciosa.
Assemblate il vostro panino spennellando un cucchiaino di salsa su entrambe le parti del pane arabo tostato, poi mettete le fette di pomodoro, la mozzarella, il basilico, le zucchine e infine gli sfilacci di cavallo.
Ora......non vi resta altro che dare un bel morso e viaaaaaa.


venerdì 15 maggio 2015

Risotto al Castelmagno con riduzione al Nebbiolo e lamponi

Un'alimento del quale non mi stancherò mai é il riso....
Indubbiamente ciò che mangerei ogni giorno senza alcun problema, grazie all'enorme scelta di ricette che si prestano a esaltare questo prodotto prezioso delle nostre pianure.
Quella che voglio condividere con voi oggi, é una ricetta che mi ha dato molta, moltissima soddisfazione sia personale per la sua riuscita sia per i palati esigenti con i quali ho condiviso e assoporato un connubio decisamente eccezionale.
Serve una premessa, la qualità dei prodotti é sempre una caratteristica indispensabile per ottenere un piatto di grandissimo successo.
In uno dei miei pomeriggio da Eataly a Milano (ammetto che spesso sono visite mirate :-))
mi son fatta dono di una porzione generosa di Castelmagno (uno dei miei formaggi preferiti) con l'intento una volta a casa di trasformarlo in qualcosa di speciale e indimenticabile.


Ingredienti per 4 persone:

360 gr di riso carnaroli oppure (80 gr di riso a persone)
1 grosso scalogno
120 gr di Castelmagno
1/3 bichiere di vino bianco
circa 1 lt di brodo vegetale
1 cucchiaio abbondane di olio EVO
1 cucchiaio di burro
sale Q.B.

per la riduzione al Nebbiolo:
1 bicchiere abbondante di Nebbiolo
2 cucchiaini colmi di zucchero
1 rametto di rosmarino
1 vaschetta di lamponi


Preparazione

- Soffriggere lo scalogno precedentemente tritato in una casseruola con l'olio e il burro. Dopo aver fatto appassire per bene lo scalogno, unite il riso e fate tostare per un paio di minuti, sfumate con il vino bianco, lasciate asciugare bagnate con buona parte del brodo, e portate a cottura il vostro risotto.
Se serve aggiungere del brodo e aggiustare di sale.
Lasciate la cottura bella al dente, togliete il tegame dal fuoco e mantecate con il Castelmagno che avreste tagliato a pezzetti, mescolando con cura.

-Mentre il vostro risotto cuoce, dedicatevi alla realizzazione della riduzione.
In un piccolo tegame mettete il vino (se non avete a disposizione un buon Nebbiolo, potete usare un buon vinorosso corposo e di carattere), il rametto di rosmarino e lo zucchero, fate bollire e unite quasi tutti i lamponi, tenendono alcuni da unire alla riduzione alla fine a decorazione.
Una volta ridotta la salsa (circa la metà), dovrete filtrarla per eliminare tutti i semini dei lamponi.
Riportatela sul fuoco per pochi secondi unendo gli ultimi lamponi rimasti.

Servite il risotto su un piatto piano, irroratelo con una spirale di riduzione e qualche lampone e decorate con un rametto di rosmarino.

Farete un figurone, garantito!!!!

Voglio dedicare questa ricetta a una delle mie più care amiche, che in una delle nostre serate a casa tra buon vino e buon cibo...ha avuto il coraggio di mangiarne ben tre piatti....in assoluto silenzio meditatorio! ;-) Son soddisfazioni!!!!!!

Tzatziki... passione estiva

Con l'arrivo dell'estate, nella mia cucina iniziano a comparire scorte industriali di cetrioli..
un modo per gustarlo come accompagnamento ad un fresco aperitivo é indubbiamente trasformandolo in tzatziki da sevire magari con crackers al grano saraceno...e allora andiamo a vedere come preparare questa delizia che ha molteplici usi in cucina, come accompaqgnamento per il pesce, come antipasto, come farcia per tramezzini o tartine di sfoglia o pasta brisé, come condimento per insalatone miste ma anche accompagnata ai cwereali in insalata..tutto dipende sempre dal vostro gusto e dalla vostra fantasia.


Ingredienti:

3 cucchiai abbondanti di yogurt greco (privato dell'eventuale parte acquosa)
1 ciuffo di aneto (1 cucchiaino)
1 cucchiaio di olio d'oliva extravergine
1 cetriolo
sale Q.B.
1 cucchiaio di succo di limone
1/2 spicchio d'aglio

Preparazione:

1- Lavate bene e con cura il cetriolo, che deve mantenere la buccia.
2- A questo punto, potete procedere in due modi, per evere più gusto e liberarsi dell'acqua che i cetrioli contengondo, sarebbe
meglio grattuggiarlo interamente e lasciarlo sgocciolare in un colino per circa 30 minuti.
In alternativa potete ridurre il cetriolo a dadidini piccolissimi ma in questo modo non perderà l'acqua e normalmente io lo
taglio in questo modo quando non ho troppo tempo per preparare la salsa.
3- In una ciotola unite lo yogurt, l'olio, il limone, l'aglio precedentemente tritato finemente e l'aneto tritato, mescolate con
cura il tutto.
4- Strizzate il cetriolo ben bene e unitelo allo yogurt, mescolate con cura e lasciate riposare almeno altri 30 minuti prima di
servire.

idea:
Assaporate il gusto dell'estate e la freschezza di questa preparazione con piatti a base di salmone grigliato che si sposa alla grande con yogurt e aneto.

lunedì 2 marzo 2015

...Work in progress...sto tornando!!!!

Rieccomi cuochini e cuochine!!!!
Dopo un'assenza forzata di parecchi mesi, sto per tornare a condividere con voi tante nuove ricette.

Fogli e fogli....e fogli di appunti, ricette e foto da convidere....tutto in work in progress